- 05/10/2023
Come suggerisce il loro nome, i sistemi costruttivi a secco si basano su un processo di assemblaggio che non richiede acqua o altri prodotti collanti. L’integrazione e l’unione dei vari componenti avviene per il tramite di giunzioni e raccordi meccanici come, ad esempio, le tradizionali viti oppure i bulloni. Nell’ambito delle nuove costruzioni edilizie e della ristrutturazione degli appartamenti, ovvero in caso di sopraelevamenti o di ampliamenti, questi sistemi offrono numerosi vantaggi. Si parte da una messa in opera semplificata, alla quale si aggiungono tempi di realizzazione facilmente prevedibili e molto più veloci rispetto a quelli che richiedono le tecnologie ad umido. Gli immobili conformati secondo i sistemi costruttivi a secco, inoltre, accrescono il loro isolamento sotto i fronti acustici ed energetici, aumentando anche il valore statico. I sistemi costrittivi a secco, infatti, si possono posare anche in abbinamento con materiali isolanti. L’immobile finito comporterà minori costi di realizzazione e consentirà di ottenere un significativo risparmio energetico, con un impatto ambientale sostenibile e durevole nel tempo.
Nati negli anni 1970-80, si sono nel tempo sempre più imposti nell’edilizia moderna sia nell’ambito residenziale che non (scuole, ospedali, centri commerciali, ecc.), poiché permettono di raggiungere il miglior risultato di comfort termico e acustico realizzando il sistema “box in box”, che prevede la rinfodera completa degli interni (pareti, contropareti e controsoffitti) utilizzando materiali fibrosi rivestiti con lastre in cartongesso. Un’ulteriore vantaggio è la facile progettazione e realizzazione dei passaggi di impianti elettrici e ed idraulici.